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Codice deontologico

Per mantenere alta la qualità e la professionalità degli interventi senza limitare la creatività dei clowndottori è necessario raccogliere i principi dell'azione della Compagnia dell'Arpa a Dieci Corde in un codice deontologico. Pertanto, la partecipazione alle attività della Compagnia richiede la conoscenza, l'accettazione e l'applicazione dei principi fondamentali di seguito enunciati. L'attività del clowndottore si svolge prioritariamente in ospedale con bambini. Anche in virtù della sua continua formazione ed evoluzione, può lavorare pur mantenendo e perseguendo le stesse identiche finalità, in qualunque altra realtà sanitaria e non, diversa dall'ospedale e con persone di qualsiasi età e condizione. Perciò, quanto esposto negli articoli seguenti, circa il lavoro del clowndottore in ospedale, è da intendersi valido ed adattabile per ogni altro contesto a lui affine (case di riposo, R.S.A., Hospice, consultori, ospedale per adulti, scuole, comunità, centri diurni, residenze protette, corsi di formazione, ecc.).

Articolo 1

Il clowndottore riceve dall'Associazione una formazione specifica mirata al servizio nell'ambiente sociosanitario, per arricchire le proprie potenzialità e esprimerle al meglio nel rispetto di tale ambiente e di chi, a vario titolo, viene a trovarsi. Tale formazione prevede nozioni teoriche (gelotologia, psicologia, igiene e procedure ospedaliere, intercultura, ecc…) nonché, naturalmente, una parte artistica (clownerie, micromagia, microgiocoleria, improvvisazione teatrale, uso del burattino, elementi di musicoterapia, ecc).

La formazione è l'elemento basilare e propedeutico allo svolgimento del servizio dei volontari clowndottori. In quanto tale, è una delle attività della Compagnia.

Come previsto per le altre attività associative, si accede ai corsi di formazione solo dopo il superamento di un colloquio e la compilazione di un questionario, che verranno valutati da responsabili individuati per l’occasione.

I corsi di formazione preparano volontari clowndottori in grado di operare negli ospedali e in altre situazioni di disagio. L'obiettivo dei programmi di formazione che l'Associazione propone è quello di fornire competenza, oltre che conoscenza, pertanto, ogni disciplina proposta è mirata alla necessità di offrire un servizio responsabile.

L'attività di formazione per i volontari clowndottori si attiene al raggiungimento dei fini di volontariato espressi nello statuto. L'attività formativa comprende, oltre ad una iniziale fase di avvicinamento alla metodologia del clowndottore e di approfondimento delle motivazioni e delle tecniche teorico – pratiche, anche una fase di tirocinio, che consiste in un percorso di esperienza di animazione clown e di tirocinio nelle strutture ospedaliere e sanitarie. Per essere abilitati a svolgere le attività di volontariato con il ruolo di clowndottore, la frequenza al percorso formativo in tutte le sua fasi è obbligatoria.

Articolo 2

Il clowndottore compie soltanto interventi relativi alla formazione ricevuta e deve attenersi al suo ruolo.

È presente nelle varie situazioni per aiutare i bambini, gli anziani, i ricoverati e le loro famiglie al fine di sopportare meglio il ricovero.

È presente per aiutare a gestire meglio il disagio fisico e psicologico del bambino e dei suoi cari e per aiutare a migliorare l'atmosfera dei reparti e dell'ospedale stesso, considerati come comunità. Nel fare questo e sulla scorta della letteratura scientifica che attesta le potenzialità salutari delle emozioni positive, il suo è un intervento terapeutico, complementare agli altri già in atto.

Il clowndottore rende evidente, attraverso la sua attività, che l'umorismo e la fantasia possono far parte della vita nelle strutture sanitarie, sociali, educative, scolastiche e in ogni altra occasione possibile. Agisce sempre nel rispetto del lavoro dei medici, del personale infermieristico e del personale in genere impiegato nelle strutture in cui opera.

Articolo 3

Al fine di rendere più agevole l'organizzazione, la Compagnia programma le attività per aree d’interesse, attraverso gruppi di lavoro e competenze, individuate dal Coordinatore. Ogni attività ha uno o più referenti, individuati dal Coordinatore in base alla loro disponibilità e competenza. Ogni attività inizia con un progetto scritto (clowndottori aderenti, partner, utenza, obiettivi, ecc…) e termina con una relazione finale scritta (obiettivi raggiunti, cosa è stato fatto, correzioni, suggerimenti). Tutti i volontari della Compagnia possono sempre proporre al Coordinatore idee e iniziative, secondo la personale competenza, professione, creatività, attitudine e disponibilità, interessi e conoscenze.

Inoltre, tutti i volontari sono tenuti a segnalare ai referenti adesioni e disponibilità di tempo alle varie attività.

Articolo 4

Gli impegni assunti dall'Associazione vengono presi in base alle forze disponibili e una volta dichiarata la disponibilità dei volontari clowndottori, vengono mantenuti. Nell'ambito delle attività in regime di convenzione e in fase di realizzazione di progetti, il clowndottore si attiva affinché ci siano sempre adesioni e si impegna a rispettare gli appuntamenti. Nel caso di impedimento a partecipare ad un impegno preso, il clowndottore si impegna a trovare un sostituto.

Articolo 5

Il clowndottore non interviene mai da solo, ma rigorosamente in coppia.

In certe occasioni può lavorare in gruppo, sempre nell'ottica della propria identità di clowndottore, favorendo l'espressione della comicità e dell'umorismo delle persone con cui opera.

Non lascia per nessun motivo il compagno o il gruppo con cui sta svolgendo il servizio e si impegna a mantenere sempre vigile la comunicazione con il/i compagno/i, facilitando il coinvolgimento delle persone che va ad incontrare.

 

Articolo 6

Il clowndottore è responsabile delle sue azioni in ospedale e in tutti i contesti in cui opera.

Effettua tutti gli interventi con la stessa coscienza professionale, qualunque sia l'origine della persona, il sesso, la nazionalità, la religione, le abitudini, la situazione familiare, l'ambiente sociale, l'educazione, la malattia, ponendo la persona al centro di ogni suo servizio.

È sempre attento alla sicurezza delle persone cui è rivolto l'intervento e le sue azioni, controllate, non devono mettere mai alcuno in posizione di pericolo. Esegue i suoi interventi nel rispetto della dignità, della personalità e dell'intimità del bambino e della sua famiglia.

In ospedale e nelle strutture protette, svolge il proprio servizio chiedendo il permesso di entrare in ogni stanza e lasciando liberi i pazienti e i parenti anche di rifiutare la sua presenza.

È tenuto ad allontanarsi con discrezione, nel modo più appropriato alla situazione, nel caso in cui il suo intervento risulti inopportuno.

Anche se viene richiesta la sua opinione, si astiene da ogni osservazione che potrebbe essere inadeguata  e presta attenzione a non fare allusioni destabilizzanti sulle proprie e altrui origini, abitudini, convinzioni religiose e politiche.

Il clowndottore rimane neutrale quando viene messo al corrente di disservizi nell'ospedale, proteste riguardanti il reparto, problemi del personale o di gestione, fatti salvi i casi in cui questi fatti siano moralmente esecrabili e/o assumano una dimensione penale.

Il clowndottore tiene un comportamento consono al decoro e alla dignità del proprio operato.

 

Articolo 7

Il clowndottore deve rispettare il segreto professionale e le informazioni confidenziali. Il segreto riguarda ciò che gli è stato rivelato, ma anche quello che ha visto, letto, sentito, constatato o capito sull'identità e lo stato di salute dei destinatari degli interventi. La discrezione si impone dentro e fuori dell’ospedale (ascensori, spogliatoi e luoghi pubblici).

 

Articolo 8

Il clowndottore rispetta il regolamento interno, le norme di igiene e sicurezza del reparto e dell'ospedale.

Il clowndottore ha l'obbligo di tenere ben esposto il proprio cartellino di riconoscimento e dell'Associazione. Il clowndottore, prima di iniziare il suo servizio contatta l'equipe sanitaria per conoscere la situazione del reparto, adeguandosi alle disposizioni ricevute.

Il servizio è svolto sempre nell'ottica di collaborazione con il personale dei reparti, instaurando un rapporto di stima, condivisione e armonia.

Opera solo se in buona salute, mantenendo il rispetto di tutte le normative sanitarie e di profilassi. Osserva scrupolosamente le norme di igiene, da quelle più elementari (lavaggio delle mani) a quelle più specifiche, che possono prevedere di indossare le protezioni necessarie (mascherine, camici e soprascarpe idonei).

 

Articolo 9

Il naso rosso contraddistingue, assieme al camice colorato, ai vestiti e agli altri accessori la figura del clowndottore.

L'abbigliamento, insieme al trucco, deve essere rispettoso della sensibilità e della delicatezza degli ambienti e delle situazioni in cui il clowndottore viene ad operare. Pertanto, sono vietati tutti gli eccessi, quali l'uso di parrucche, trucco eccessivo…

Ognuno è responsabile del proprio aspetto e abbigliamento che devono sempre essere decorosi, in ordine e puliti.

 

Articolo 10

Il clowndottore verifica subito il suo operato compilando la scheda d'intervento e partecipa agli incontri periodici di verifica.

Collabora con gli altri volontari e partecipa attivamente alla vita della sua Associazione. Prende parte alle riunioni per verificare le motivazioni del suo agire nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo. Intrattiene con tutti i volontari rapporti improntati sulla correttezza, lealtà, spirito di collaborazione, nel rispetto del comune spirito associativo, e si adopera per la soluzione dei possibili contrasti nel rispetto dello spirito associativo che li unisce.

Il clowndottore persegue il miglioramento dei propri servizi, attraverso la partecipazione attiva e impegnata alla formazione, e anche mediante il confronto con il personale dei reparti, l'attento ascolto e l'umile osservazione delle reazioni dei pazienti e dei loro congiunti. Allo stesso fine, e per tutelare il proprio equilibrio psicofisico, il clowndottore è tenuto a frequentare incontri, supervisionati da uno psicoterapeuta perfettamente a conoscenza della realtà e delle dinamiche in questione.

 

Articolo 11

Al fine di soddisfare esigenze di continuità terapeutica, il clowndottore, su richiesta della struttura, può svolgere il proprio servizio a favore del bambino e della sua famiglia anche fuori dell'ospedale, concordando di volta in volta, con il coordinatore delle attività, che agisce anche da supervisore, la metodologia dell'intervento.
Per garantire la qualità degli interventi il clowndottore aggiorna e perfeziona le proprie conoscenze tecniche e teoriche, attraverso incontri di ritorno in formazione che l'Associazione organizza.

 

Articolo 12

Il clowndottore non accetta né chiede mai un compenso o una mancia in denaro per gli interventi.

Non può dedicarsi né partecipare a operazioni promozionali o a distribuzioni di oggetti a fini di lucro.

Disposizioni finali

Copia del Codice Deontologico viene distribuito a tutti gli iscritti.

Approvato nell’Assemblea dei soci di data 18 aprile 2010 a Trieste.

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