Associazione
Vi chiederete forse il perché di un nome così altisonante, che ricorda più una banda musicale che un gruppo di clown dottori?
Sveliamo l’arcano!
Sebbene l’Associazione non abbia un’unica e ben definita identità religiosa cattolica, galeotto fu il libro dei Salmi, Davide 144.
Questo passo evoca gioia, festa, ringraziamento e parla dell’arpa, uno strumento dal suono dolce e melodioso.
È proprio questo l’approccio che ci proponiamo nelle nostre attività di volontariato, quindi questo nome sembrò all’epoca, molto adatto e romantico seppur risulti ampolloso.
Chiaro? Connessi?
Tenetevelo a mente, perché i più ci conoscono, ben che vada, come i clown dottori dell’ARPA di Trieste, ma attenzione non ci invitate ai concerti per suonare se non trombette e kazoo!
La nostra storia
Tutto cominciò il 2 ottobre 2002, in un anno palindromo e nella giornata in cui si festeggiano i Santi Angeli Custodi, quando quattro amici Lorenzo, Rita, Martina e Sara riuscirono a coronare un sogno comune: portare la maschera più piccola del mondo, il naso rosso, in contesti sociali, solidali, sanitari, educativi e pedagogici.
Nacque così la “Compagnia dell’Arpa a Dieci Corde”, un’associazione di volontariato che attraverso il clown dottore, una figura bizzarra vestita con camice colorato e trucco clown molto discreto, riuscì ad entrare per prima nell’Ospedale Infantile Burlo Garofolo di Trieste, per alleviare principalmente le paure dei bambini, ma non solo.
Da allora sono passati molti anni.
Nel 2005 la Compagnia, nel frattempo, ha fondato con altre Associazioni in Italia, la Federazione Nazionale Clown Dottori, per la necessità di andar oltre la mera improvvisazione, e definire una formazione seria e comune, programmata e con un ulteriore chimera: professionalizzare nel tempo la figura del clown dottore.
Nello stesso tempo i volontari nel suo interno sono cambiati, è aumentato il numero di persone e sono accresciute le loro abilità e competenze.
Si opera ora in svariati contesti e si è sempre più consapevoli che il sorriso sia una cosa molto seria da usare con appropriatezza, moderazione e cura, dopo un attento ascolto dell’altro, soprattutto se l’altro è un soggetto fragile o in difficoltà.
L’obiettivo non è quello di mettere in mostra arti circensi personali, o doti teatrali eccezionali per esaltare l'ego del singolo (tra l’altro si lavora sempre in coppia, mai singoli!), ma la trasformazione di situazioni e ambienti difficili, in qualcosa di “magico” e soprattutto si mira al fatto che il tutto permanga nella memoria emozionale dei presenti.
Dicono che l’umanizzazione delle cure sia l’arma vincente nel processo non tanto di guarigione ma piuttosto del prendersi cura, gli uni del altri reciprocamente per dare tempo di qualità! Hanno ragione!
“Fai ciò che ti è possibile per mostrare che hai cura degli altri, e renderai questo nostro mondo un posto migliore”
– Rosalynn Carter
Dove facciamo i nostri servizi?
La nostra associazione ha scelto di operare a trecentosessanta gradi, quindi non solo con bambini, ma anche con adulti di tutte le età, anziani, studenti di ogni ordine e grado, con gli ospedali e anche con associazioni sportive, ricreative, Comuni presenti su tutto il territorio del FVG.
In particolare, effettuiamo i nostri servizi all’IRCCS Burlo Garofolo (in vari reparti), all’Ospedale Maggiore (nel reparto di oncologia adulti), al Centro Vaccinale Distretto 4 a Trieste e all’Ospedale Santa Maria degli Angeli a Pordenone (nel reparto di pediatria).
Non escludiamo le attività di promozione per la Compagnia, e con parsimonia svolgiamo attività di animazione in piazze e strade, sempre tenendo ben presente che allegria e divertimento non siano solo non pensare alla tristezza, far caciara, essere invadenti.
Restando fermi nella nostra mission, il sorriso deve andar a braccetto con la riflessione sul ruolo della clown terapia e sugli effetti benefici della risata come buona pratica di cura ed educazione.